Smart City, sostenibilità economica e servizi a valore aggiunto - Wisp.ONE

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"Smart City", sostenibilità economica e servizi a valore aggiunto
Le municipalità sono i primi driver di questo fenomeno: l’illuminazione pubblica smart, per esempio, riduce sensibilmente costi e sprechi, i sensori possono favorire l’ottimizzazione della viabilità migliorando la qualità della vita e riducendo le emissioni, così come la gestione dei mezzi e di tutti i servizi pubblici, garantendo lo sviluppo di una città meno costosa, più efficiente e a misura di cittadino. Secondo uno studio dell’Osservatorio Internet of Things, infatti, il miglioramento e l’introduzione di nuovi servizi sono in assoluto i principali fattori che spingono le Pubbliche Amministrazioni ad avviare progetti di Smart City, per quanto permangano importanti barriere legate alle competenze e ai costi di implementazione. Il fatto di rendere Smart City un tema ‘economicamente sostenibile’ è peraltro centrale nel dibattito odierno. Esso passa dalla considerazione che, nonostante i principali finanziamenti restino ancora quello regionale e quello interno, cioè con fondi del Comune (fonte: Osservatorio IoT), un’ipotesi interessante è quella del co-finanziamento tra attori pubblici e privati, partendo dal presupposto che molte aziende hanno un interesse diretto nell’implementazione di soluzioni di Smart City su cui sviluppare servizi a valore aggiunto e modelli di business ad hoc. Pensiamo, ad esempio, alle società di car e bike sharing, alle stesse società elettriche, a chi fornisce servizi di sorveglianza, ai system integrator, a società che si occupano di modelli matematici, di Big Data, AI e via dicendo. Smart City può abilitare un’infinità di servizi a valore aggiunto facilmente monetizzabili dalle città e dalle aziende: pensiamo alla prenotazione di un parcheggio via web app con supplemento per un servizio di videosorveglianza dedicato o di ricarica delle batterie dell’auto, la creazione di percorsi ad hoc (a pagamento) per mezzi pesanti, così da ridurre anche le loro emissioni, oppure a tutto il discorso della monetizzazione dei dati generati dai progetti di Smart City, che può diventare un ulteriore driver verso soluzioni innovative implementate nel contesto urbano (totem interattivi, per esempio). Peraltro, il tema è in costante divenire e i limiti restano unicamente la fantasia, la sostenibilità economica e un buon modello di business: altri non ce ne sono.
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