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introduzione alla Smart City
Parlare di trasformazione digitale e di innovazione nel contesto delle città e dei servizi pubblici significa inoltrarsi nel terreno delle Smart City. Il tema è di per sé molto ampio: vi rientra infatti l’ottimizzazione dell’efficienza energetica - per la quale si parla di Smart Grid - la gestione di servizi di mobilità innovativa, l’ambiente, l’eGovernment, la tutela delle infrastrutture e molto altro, il tutto rivolto a garantire alle persone una migliore qualità della vita e una produttività maggiore per le imprese. Come in ogni iniziativa di trasformazione digitale, l’abilitatore è la tecnologia. Oggi è il momento giusto per parlare di Smart City, non solo perché le città hanno un forte impatto sull’ambiente, perché la maggior parte delle persone vive al loro interno e perché i finanziamenti pubblici ci sono, ma soprattutto perché la tecnologia è pronta. Abbiamo sensori intelligenti, reti di comunicazione capaci di supportare l’avanzata dell’Internet of Things e dei suoi 30 miliardi di connected device (che diventeranno 75 nel 2025, fonte: Statista) nonché piattaforme analitiche che, grazie al cloud e alle ultime conquiste della data science, permettono l’elaborazione e la trasformazione dei dati in valore tangibile al servizio dei cittadini. Esaminando i progetti attivi, il massimo dell’interesse si rivolge sempre alla sicurezza e all’illuminazione, seguiti dal monitoraggio ambientale via sensori IoT, dalla gestione dei servizi turistici, parcheggi, raccolta rifiuti e gestione del traffico.
Smart city by Wisp.ONE
Un settore che guarda ai progetti di Smart City con grande interesse è senza dubbio quello delle telecomunicazioni a banda larga. La tecnologia GigaCoax e il 60GHz possono essere una ottima alternativa a costi accettabili, infatti può garantire latenza prossima allo zero e grande larghezza di banda. La tecnologia GigacOAX può essere interpretata come una “autostrada digitale” per collegare migliaia di dispositivi tra i quali gli Internet of Things. Tutte queste caratteristiche supportano le esigenze di una Smart City: la bassa latenza e la grande larghezza di banda (1Gbps), per esempio, sono fondamentali per abilitare scenari di una capillare interconnessione cittadina, l’affidabilità è fondamentale per tutte le attività critiche -pensiamo a un intervento chirurgico in telemedicina - e l’ampio supporto per i sensori e gli oggetti risulta fondamentale nelle smart home o, appunto, per coordinare e governare migliaia di sensori, videocamere, microfoni e dispositivi distribuiti nelle aree urbane di una Smart City. La tecnologia 60GHz permette di creare una rete ultra veloce in aria, però, ha un limite: le onde millimetriche non hanno una grande portata e faticano ad attraversare gli oggetti. Ecco che quindi una soluzione per Wisp.ONE è quella di aumentare il numero di celle rendendole small (si chiamano appunto Small Cell) e di distribuirle capillarmente, sfruttando infrastrutture già esistenti in grado di ospitarle: la rete di illuminazione è un candidato perfetto. In questo modo, Wisp.ONE può offrire un importante vantaggio alle Pubbliche Amministrazioni, soprattutto in questo periodo in cui la rete 60GHz NON è disponibile. Non solo: una delle caratteristiche della rete 60GHz è il fatto di essere una piattaforma di rete e di servizi end-to-end. Questo significa che Wisp.ONE deve interpretare la rete 60GHz non solo come strumento per proporre offerte di connettività, ma anche i loro servizi che gireranno sulla rete stessa e saranno abilitati dalle caratteristiche specifiche del 60GHz: essere presenti fin da subito sfruttando una rete capillare come quella dell’illuminazione pubblica è un elemento cardine su cui costruire il futuro di una Smart City.
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